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Articoli Psicologia | Data: 19/03/2020 | Argomenti: psicoterapia
A cura di Arianna Scarpellini © Riproduzione e divulgazione permessa solo dietro consenso scritto Richiedi consenso
Con l'inizio dell'epidemia del Coronavirus COVID-19 in Cina, più di 50 milioni di persone sono state costrette a rimanere in quarantena, e ora che si sta espandendo a livello mondiale, sempre più paesi rischiano di dover mettere in atto questa misura. Tra questi, anche l'Italia, che inizialmente aveva chiesto alle persone non solo contaminate dal virus, ma anche a quelle che sono entrate in contatto con persone malate, di isolarsi in casa o ricoverarsi in apposite strutture adibite a quarantena allo scopo di contenere la diffusione del virus. In seguito però al continuo espandersi della malattia, con il conseguente rischio per la salute delle persone affette da malattie pregresse (anziani, immunodepressi,...), il governo italiano ha valutato di dover mettere in quarantena l'intera nazione anche se questa misura implica gravi conseguenze non solo a livello economico e sociale, ma anche sulla salute mentale per l'intera popolazione.
Uno studio pubblicato sulla rivista “Lancet” di Londra evidenzia come gli effetti psicologici della quarantena possano essere di lunga durata e rileva come questi possano essere in parte mitigati dando informazioni chiare alla popolazione e specificando la durata di questo periodo. Gli autori di questo articolo hanno analizzato i precedenti studi che hanno analizzato gli effetti psicologici dei precedenti focolai quali SARS, Ebola, influenza H1N1, MERS ed influenza equina. Tali studi denotano effetti negativi della quarantena sulla salute mentale delle persone, le quali oltre a riportare rabbia, confusione e ansia, possono manifestare anche per un lungo periodo di tempo, sintomi da disturbo post-traumatico da stress.
In particolar modo questi studi hanno evidenziato come le persone che in precedenza abbiano avuto disturbi psichiatrici e gli operatori sanitari siano le categorie maggiormente esposte agli effetti della quarantena. Inoltre, più lungo è il periodo di quarantena, maggiori saranno le conseguenze psicologiche sulla salute mentale delle persone, conseguenze che si possono protrarre anche per mesi e anni.
Tra i fattori che alla maggior parte delle persone poste in isolamento induce stress, risultano essere la mancata conoscenza della durata del periodo della quarantena, la paura della solitudine, la mancanza dei contatti affettivi, sociali e lavorativi con conseguenti ingenti perdite economiche, il timore di essere contagiati o che le scorte di cibo e farmaci possano essere insufficienti.
Durante il periodo di quarantena le persone sono più inclini a interpretare gli eventi in modo catastrofico e la mancata chiarezza delle informazioni può aggravare questa visione negativa. In tale situazione, allo scopo di ridurre il disagio psicologico, risulta pertanto fondamentale che le autorità possano fornire alla popolazione informazioni chiare spiegando la necessità della quarantena, motivando così la popolazione alla collaborazione. Non da ultimo le autorità dovrebbero inoltre definire la durata di questo periodo e garantire le forniture sufficienti a soddisfare i bisogni primari di tutti.
Considerando quindi il disagio mentale che il periodo di quarantena può provocare nelle persone, in particolar modo in chi ha sofferto o soffre di disturbi di tipo psicologico, anche la professione dello psicologo/psicoterapeuta riveste un ruolo fondamentale.
Lo psicologo infatti può contribuire ad attivare nella popolazione comportamenti responsabili e protettivi evitando di cadere nel panico e può prevenire e contenere quanto più possibile tale sofferenza garantendo un sostegno psicologico a chi ne avesse la necessità.
Tale contributo può essere facilmente svolto anche attraverso colloqui a distanza (telefonici, skype,...) consentendo così a coloro che hanno già avviato una psicoterapia di poter proseguire il percorso con il proprio terapeuta, e a chi si dovesse trovare in una situazioni di “crisi” di poter ricevere un adeguato supporto.
di Arianna Scarpellini
e-mail: psicologa@ariannascarpellini.com
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